Grazie alla protesi di ginocchio mono-compartimentale é possibile preservare la parte integra dell’articolazione

La protesi monocompartimentale deve essere preferita alla protesi totale se le caratteristiche dell’articolazione e del paziente lo permettono: garantisce risultati duraturi nel tempo in linea con quelli della protesi totale, ma con soddisfazione e confidenza per il paziente nettamente superiore. I recuperi sono celeri e standardizzati dal nostro protocollo fast track: il ginocchio viene mobilizzato nelle ore successive all’intervento e il paziente viene verticalizzato e rieducato al cammino dal giorno seguente. Il paziente abbandona gradualmente le stampelle dal quindicesimo…

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La protesi di ginocchio é robot-assistita con il Navio

Nel video si vede il decorso post-operatorio a due mesi e mezzo dall’intervento di protesi totale robot-assistita del ginocchio destro. La mia paziente era affetta da una grave artrosi con un ginocchio francamente varo, una deformazione articolare (detta anche “ginocchia ad arco”) a causa della quale la tibia e il femore perdono il loro allineamento e tendono a formare un angolo sul piano frontale. Ne consegue che il piatto tibiale e i condili femorali perdono la loro congruenza e l’articolazione…

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Protesi d’anca sinistra + protesi totale del ginocchio destro: una bella sfida!

Questa paziente é stata per me un caso davvero interessante. Anni fa aveva già subito la sostituzione protesica dell’anca destra e del ginocchio sinistro. Purtroppo da agosto la sua situazione é degenerata: non è più stata in grado di camminare ed era costretta a muoversi con la sedia a rotelle. Sono intervenuto durante la stessa seduta chirurgica con una protesi all’anca sinistra con accesso anteriore mininvasivo (tecnicaAMIS) e una al ginocchio destro. Oggi la signora cammina autonomamente, e il risultato…

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Protesi d’anca + protesi monocompartimentale di ginocchio nella stessa seduta chirurgica: si può

Nel caso di questa paziente sono intervenuto contemporaneamente andando a sostituire l’articolazione dell’anca e del compartimento mediale del ginocchio, a carico delle stesso arto. Questa soluzione per la mia paziente é stata di grandissimo vantaggio, poiché le é stata somministrata un’unica anestesia, ha dovuto affrontare un solo intervento chirurgico, un solo periodo di ricovero è un unico periodo di riabilitazione.

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É possibile intervenire contemporaneamente su entrambe le anche?

La procedura bilaterale può essere eseguita con tecniche classiche, ma in alcuni centri specializzati, come in Humanitas Mater Domini a Castellanza dove dirigo il reparto di ortopedia, è possibile trattare le due anche con tecnica anteriore mininvasiva (AMIS: Anterior MinInvasive Surgery) con notevoli banefici: l’intervento ha una durata di circa 75 minuti il paziente può camminare entro le 24 ore dall’intervento rischio di lussazione azzerato grazie al fatto che con questa tecnica vengono preservate tutte le strutture tendinee, quindi l’articolazione…

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Cosa significa protesi d’anca bilaterale sincrona?

Eseguire una PROTESI D’ANCA BILATERALE SINCRONA significa sostituire entrambe le articolazione durante la stessa seduta chirurgica. Questa procedura garantisce grandi vantaggi per il paziente: si riducono le probabilità di incorrere in complicanze che potrebbero presentarsi per l’apesecuzione di due interventi chirurgici a breve distanza di tempo l’uno dall’altro, viene somministrata un’unica anestesia e dopo il periodo di riabilitazione il paziente può tornare a condurre una vita assolutamente “normale”.

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Ritrovare l’equilibrio perfetto per tornare a giocare a golf dopo una protesi d’anca

Nel video potete vedere un mio caro paziente e amico che dopo soli 4 mesi dall’intervento di protesi d’anca con accesso anteriore mininvasivo (tecnica AMIS) é tornato a calpestare il green con grande soddisfazione di entrambi. Questa tecnica mi permette di lasciare intatti i tendini degli extrarotatori dell’anca, assicurando al paziente di mantenere, anche dopo l’intervento, il perfetto timing di attivazione muscolare: i rapporti tra gli extrarotatori e gli adduttori delle anche non vengono modificati, in questo modo il paziente…

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Tornare in ufficio dopo soli 8 giorni dall’intervento di protesi d’anca

Da anni scelgo l’accesso anteriore mininvasivo per la sostituzione protesica dell’anca dei miei pazienti perché non c’è rischio di lussazione, vengono mantenuti i parametri articolari fisiologici, le strutture tendinee non necessitano di lunghi periodi di cicatrizzazione e il paziente può presto tornare alle sue normali attività di vita quotidiana

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Cosa devo aspettarmi dopo un intervento di protesi d’anca con tecnica AMIS?

Nel video un mio paziente racconta dei risultati raggiunti dopo soli 6 giorni dall’intervento di protesi d’anca che ho eseguito con accesso anteriore mininvasivo (tecnica AMIS): ha potuto tornare a camminare in meno di 24 ore, potrà guidare dopo 15/20 giorni, e in breve tempo abbandonerà le stampelle e riprenderà l’attività sportiva

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I primi giorni dopo l’intervento di protesi d’anca con tecnica AMIS

Eseguo l’impianto di sostituzione protesica dell’anca con tecnica AMIS per assicurare ai miei pazienti la più totale serenità nella gestione delle attività quotidiane nell’immediato periodo post-operatorio. Pratico una incisione di dimensioni minime senza reciderei tendini, e sfruttando il passaggio tra il tensore della fascia lata e il sartorio posso posizionare la protesi con perdite e ematiche limitate e dolore assolutamente sopportabile nei giorni successivi.

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