Questa tecnica mi permette di lasciare intatti i tendini degli extrarotatori dell’anca, assicurando al paziente di mantenere, anche dopo l’intervento, il perfetto timing di attivazione muscolare: i rapporti tra gli extrarotatori e gli adduttori delle anche non vengono modificati, in questo modo il paziente recupera facilmente la fluidità e la precisione del movimento di torsione necessario allo swing.
Il paziente operato con le tecniche classiche purtroppo, deve preoccuparsi per lungo tempo di non effettuare delle torsioni sull’arto inferiore operato, perché il rischio che la protesi si lussi é altissimo.
Con la tecnica AMIS questo rischio non esiste, poiché i tendini lasciati integri assicurano un involucro di protezione sulla protesi e il mantenimento dei corretti parametri articolari.
Con questa tecnica i muscoli vengono mantenuti inseriti, non vengono alterate le loro funzionalità: questo permette di mantenere inalterato il gesto sportivo così difficilmente appreso.
Lo swing è un complesso movimento che necessità di armonia e forza, l’alterare parametri muscolari e anatomici determinerebbe un’irreversibile alterazione della complessa catena motoria.